Spunti dalla lettura: https://techcrunch.com/2025/08/10/the-computer-science-dream-has-become-a-nightmare/
Il cambiamento di paradigma
Nel tempo, il settore IT ha cambiato radicalmente il suo approccio all’ingresso e alla crescita dei profili junior.
Quando ho iniziato nel 1978, chiunque avesse anche solo una comprensione basilare della programmazione era considerato un mago. Le aziende erano disposte a investire tempo e risorse nella formazione interna, costruendo un’infrastruttura solida su cui basare la propria crescita.
Progressivamente, però, questo modello è stato abbandonato in favore di candidati immediatamente produttivi, in grado di portare valore dal primo giorno. Il risultato? Un’offerta di professionisti IT con picchi di specializzazione in ambiti specifici, ma spesso carenti di una visione d’insieme.
L’impatto dell’automazione e dell’AI
L’avvento dell’automazione e dell’intelligenza artificiale ha abbassato la soglia di competenze necessarie per molti compiti entry-level, riducendo drasticamente le opportunità per chi si affaccia al mercato senza esperienza. Nel contempo, le grandi aziende tech stanno tagliando assunzioni e programmi di mentoring.
Il vuoto generazionale incombente
Quale sarà il risultato nel medio termine? Un preoccupante vuoto generazionale caratterizzato da:
- Troppi senior in uscita: si avviano verso la pensione portando con sé un patrimonio di competenze spesso non trasmesse.
- Pochissimi junior in entrata: faticano a trovare opportunità per entrare e fare esperienza sul campo.
- Mid-level sotto pressione: si troveranno a fare da ponte in un mercato sempre più affollato, con scarse prospettive di crescita stabile.
Conseguenze concrete per il settore
Questo scenario sta già producendo effetti tangibili e preoccupanti:
- Progetti rallentati e accumulo di debito tecnico per mancanza di risorse dedicate a manutenzione e refactoring
- Sistemi legacy a rischio: difficoltà crescenti nel gestire e aggiornare infrastrutture fondamentali per settori strategici
- Costi esplosivi: assunzioni e turnover alle stelle, con aziende costrette a ricorrere a outsourcing o richiamare ex-pensionati
- Mercato polarizzato: super-esperti strapagati da un lato, aspiranti junior in competizione durissima dall’altro
L’urgenza di un cambio di rotta
E’ un problema che già è evidente oggi. Ma se non invertiamo questo trend, entro pochi anni potremmo trovarci con un settore IT incapace di garantire continuità operativa e innovazione, con gravi rischi per la competitività delle imprese. Con il rischio di tagliare definitivamente il ponte che da sempre ha consentito di trasferire esperienza e conoscenza dalle vecchie alle nuove generazioni.
È urgente ripensare l’approccio alla formazione e all’ingresso nel mondo IT. Servono:
- Percorsi di mentoring strutturati
- Stage formativi di qualità
- Crescita professionale graduale e sostenibile per i profili junior
- Investimenti a lungo termine nella formazione interna
Solo così potremo assicurare un futuro solido e innovativo al nostro settore.